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Ad oggi, gli impianti dentali sono una delle soluzioni più sicure ed efficaci per sostituire i denti mancanti e ottenere un bel sorriso.
Grazie all’implantologia dentale è possibile andare a ripristinare le funzionalità masticatorie ed estetiche della bocca, anche nei casi di edentulia totale.
Per farlo è necessario sottoporsi a un intervento chirurgico che, a seconda dei casi, può essere molto complesso e destare preoccupazioni nei pazienti.
Per poter rimettere i denti persi o estratti è necessario inserire una vite in titanio, ovvero l’impianto dentale, all’interno delle ossa della mascella o della mandibola, a seconda de il dente perso si trova nell’arcata superiore o inferiore della bocca.
Durante il processo di guarigione, la vite in titanio si lega all’osso e diventa parte esso tramite un processo chiamato osteointegrazione.
Il processo di osteointegrazione può durare dai 3 ai 6 mesi dopodiché sarà possibile avvitare la protesi fissa definitiva.
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Molto spesso i pazienti che devono subire un intervento di questo tipo hanno domande e preoccupazioni di ogni genere.
In questo articolo cerchiamo di rispondere alle domande più frequenti dei pazienti e cerchiamo di fare chiarezza sui rischi e le controindicazioni dell’implantologia dentale.
Quali sono i rischi dell’implantologia dentale
Chiariamo fin da subito che il rischio di rigetto di un impianto dentale non esiste.
La definizione di rigetto implica che il corpo umano si opponga all’integrazione del corpo estraneo, ovvero la vite endossea, ma questo non è possibile perché la vite è realizzata con materiale perfettamente biocompatibile, ovvero il titanio.
Non si parla quindi di rigetto ma di fallimento di un impianto.
Quello che possiamo dire è che l’implantologia dentale è una procedura sicura con una percentuale di successo nel 95% dei casi.
Rimane un 5% in cui gli impianti possono effettivamente fallire per varie cause, ad esempio:
- Errore del dentista;
- Perimplantite: presenza di un infezione;
- Inserimento di impianti dentali di bassa qualità;
- Errore del paziente che non ha seguito le indicazioni del professionista;
- Non sono rispettati i protocolli di sterilità;
- Altre cause ancora non definite in ambito letterario e scientifico;
Per limitare al minimo il rischio di fallimento di un impianto è sufficiente limitare alcuni di questi aspetti affidandovi a strutture idonee come gli studi dentistici Dental Factor.
In Dental Factor vengono utilizzati solo impianti dentali di alta qualità e rispettati tutti i protocolli di sterilità emessi dal ministero della salute. Inoltre viene applicato il protocollo Orlando, un metodo affinato negli anni dal Dr. Paolo Francesco Orlando per aumentare la sicurezza di successo degli impianti dentali.
Chi può mettere gli impianti dentali
In generale, una volta valutato le condizioni di salute del paziente, quasi tutte le persone possono ricorrere a un intervento di implantologia dentale per rimettere i denti presi o estratti.
Ci sono alcuni casi in cui potrebbe essere sconsigliato sottoporsi all’intervento, ad esempio:
- Diabete scompensato
- malattie neurologiche gravi
- Neoplasie
- Pazienti sotto chemioterapia o radioterapia
- Persone che assumono bifosanati
- Patologie a carico del sistema cardiovascolare, delle coagulazione o del metabolismo osseo
Controindicazioni
Come abbiamo visto ci sono alcuni casi i cui è sconsigliabile o non è proprio possibile mettere gli impianti dentali a causa delle controindicazioni.
Alcune patologie presentano un forte ostacolo per la buona riuscita dell’intervento.
Le patologie come la cirrosi, il diabete scompensato e l’insufficienza renale, malattie neurologiche gravi e neoplasie sono un vero e proprio impedimento per mettere gli impianti dentali.
Purtroppo in questi casi non è possibile sottoporre all’intervento il paziente che dovrà ricorrere ad altre soluzione, come ad esempio la protesi mobile.
Invece, con alcune attenzioni, è possibile mettere gli impianti dentali nei pazienti affetti da diabete compensato, malattie autoimmuni, patologie cardiache, disturbi di coagulazione, osteoporosi e patologie delle mucose orali.
L’osteoporosi merita un approfondimento in quanto si potrebbe pensare che sia un forte impedimento per l’inserimento degli impianti.
Ovviamente è necessario una valutazione accurata dello stato delle ossa del paziente ed è necessario che quest’ultimo segua una terapia di alendronati prima di sottoporsi all’intervento.
È probabile che l’intervento abbia come conseguenza una osteonecrosi.
Le preoccupazioni e le domande più frequenti dei pazienti sull’implantologia dentale
Le preoccupazioni, le domande e i dubbi dei pazienti che devono mettere uno o più impianti dentali sono veramente tante. Vediamo quali sono:
Posso avere i denti fissi in un giorno?
L’implantologia dentale ha subito notevoli cambiamenti grazie all’innovazione tecnologica che ha fatto nascere nuove tecniche di implantologia dentale più sicure ed efficaci.
Negli ultimi anni si sente parlare molto dell’implantologia a carico immediato, ovvero una procedura odontoiatrica che consente di mettere i denti fissi in una o due sedute, nell’arco temporale di 24/48 ore.
Effettivamente è possibile mettere i denti fissi in un solo giorno a patto che siano rispettate alcune condizione necessarie a poter garantire la stabilità dell’impianto.
In linea generale possiamo dire che gli impianti a carico immediato possono essere inseriti quando c’è sufficiente spessore e qualità di osso.
Vuoi approfondire: Come funziona l’implantologia a carico immediato
Per quanto tempo rimarrò senza denti?
Ebbene si, nei casi di riabilitazione totale di una o di tutte e due le arcate dentali è possibile che sia necessario rimanere un periodo di tempo senza denti, sopratutto quando è necessario effettuare una rigenerazione ossea.
L’innesto osseo viene fatto quando è presente una grave atrofia ossea che non consente l’inserimento degli impianti dentali in sicurezza.
Dopo l’intervento di rigenerazione il dentista potrebbe consigliare di non mettere subito la protesi provvisoria per dare al tempo al materiale osseo di integrarsi e consolidarsi. Infatti, se il materiale è appena stato inserito, inserire subito la protesi potrebbe andare a schiacciarlo e a deformarlo compromettendo la buona riuscita dell’intervento.
Mettere un impianto è doloroso?
La paura di sentire dolore è normale quando si parla di un intervento chirurgico.
Ovviamente ogni intervento viene eseguito sotto anestesia locale in modo da non avvertire alcun dolore durante la procedura, al massimo un leggero fastidio.
Finito l’effetto dell’anestetico le gengive potrebbero risultare doloranti, ma niente di insopportabile.
Il dolore si affievolisce gradatamente fino a scomparire in pochi giorni.
Vuoi approfondire: Impianto dentale quanto dura il fastidio
Posso mettere l’impianto se soffro di parodontite?
La parodontite è una malattia che può causare la perdita di tutti i denti e una conseguente atrofia ossea che può impedire l’inserimento degli impianti dentali.
Questa malattia si può curare se trattata nel modo corretto da un parodontologo esperto.
Una volta guariti dalla parodontite sarà possibile inserire gli impianti dentali.
Vuoi approfondire: Impianti dentale i parodontite
Quando costa mettere un impianto dentale?
Sicuramente una delle domande più frequenti.
Il costo di un impianto dentale dipende da molti fattori.
Per un preventivo dettagliato e realistico è necessario effettuare una visita, gratuita e senza impegno.
Se vuoi avere una panoramica dei costi degli impianti dentali in Italia e all’estero, leggi il nostro articolo.
Faq: Domande frequenti dei pazienti
Dopo l’intervento il paziente può avvertire dolore e fastidio come anche il sanguinamento delle gengive, formicoli e gonfiorepost-operatorio.
L’osteointregrazione fra la vite e l’osso è un processo abbastanza lungo, che può durare dai 3 ai 6 mesi, a seconda dei tempi di guarigione soggettivi di ogni singolo paziente, ma è un aspetto fondamentale per la buona riuscita di inserimento dell’impianto dentale.
Grazie all’implantologia a carico immediato è possibile ripristinare un intera arcata dentale andando a mettere ben 6 impianti per singola arcata, in una sola seduta, grazie alla tecnica all-on-six.
Le reazioni e i tempi di guarigione sono soggettivi e variano da paziente a paziente.
Dopo un intervento di implantologia è possibile che la gengiva si gonfi e provochi fastidio e dolore. A seconda del tipo di intervento e di reazione fisiologica anche la guancia e la zona intorno all’area trattata può essere gonfia e provocare indolenzimento per circa una settimana.
Dott. Paolo Orlando
Chirurgo implantologo e odontoiatra che vanta una grande esperienza anche nell’innesto di impianti con poco osso. Iscritto all'ordine dei medici di Firenze con iscrizione albo di n. 967 si occupa di implantologia dentale e ortodonzia.