Rigenerazione ossea dentale: ricostruire l’osso per mettere gli impianti

rigenerazione ossea dentale
icona calendario 29 Agosto 2023     icona categoria Implantologia

Cos’è la rigenerazione ossea e come funziona?

Queste sono tra le domande più frequenti che ci rivolgono i pazienti che hanno perso i denti e che desiderano mettere gli impianti dentali per rimetterli ma che non hanno sufficiente quantità e densità ossea per sostenere gli impianti.

La buona notizia è che, grazie alle moderne tecniche di rigenerazione ossea, è possibile rigenerare l’osso mancante creando una base solida per gli impianti dentali e restituendo al paziente un meraviglioso sorriso.

La chiave del successo di un impianto dentale non risiede solo nella procedura in sé, ma anche nella qualità e densità dell’osso in cui verrà inserito. La quantità e la densità ossea sono essenziali: un osso insufficiente potrebbe non fornire una base solida per l’impianto, mentre una densità inadeguata potrebbe impedire una corretta osteointegrazione.

In questo articolo con il Dott. Paolo Francesco Orlando, esperto implantologo di Firenze, spieghiamo nel dettaglio cos’è la rigenerazione ossea, come funziona la procedura e quali sono i costi da sostenere.

Cos’è la rigenerazione ossea

La rigenerazione ossea è una delle nuove tecniche chirurgiche di implantologia dentale per mettere i denti fissi ai pazienti che soffrono di edentulia parziale o totale . Questa procedura mira a ricostruire l’osso mandibolare e mascellare, che può essere compromesso da vari fattori come l’atrofia ossea dovuta all’invecchiamento, traumi o malattie come la parodontite.

Esistono differenti tecniche di rigenerazione ossea ma hanno l’obiettivo di ripristinare la quantità e densità dell’osso al fine di fornire una base ossea robusta e adeguata per l’inserimento di impianti dentali, restituendo al paziente un sorriso naturale e duraturo.

Ci sono anche alterative alla rigenerazione che consentono l’inserimento di impianti con poco osso ma la rigenerazione rimane l’unica tecnica che consente di ripristinare la condizione originale del paziente in termini di osso che di gengiva e denti.

In un’era in cui il sorriso gioca un ruolo cruciale nella fiducia e nell’interazione sociale, la rigenerazione ossea offre una soluzione definitiva per coloro che cercano di avere nuovamente un sorriso sano e naturale.

Perché l’osso si ritira: i motivi

La perdita ossea dentale può manifestarsi in vari modi nel corso della vita di una persona. Capire i motivi per cui l’osso tende a ridursi ci fa comprendere cosa cura la rigenerazione ossea e perché è importante.

Una delle cause più comuni è l’estrazione di un dente. Quando un dente viene rimosso e non viene prontamente sostituito, l’osso che una volta circondava la radice del dente inizia a riassorbirsi a causa della mancanza di stimolazione dovuta alla masticazione.

Allo stesso modo, malattie come la parodontite, se non vengono trattate, possono danneggiare il tessuto gengivale e, successivamente, l’osso sottostante, portando a una progressiva perdita ossea. Affezioni endodontiche che interessano i nervi e i vasi sanguigni all’interno dei denti, quali ascessi, granulomi o cisti, possono causare la necrosi del dente stesso.

I traumi alla bocca, come fratture o contusioni, possono anche causare danni all’osso, così come l’usura eccessiva dei denti, spesso risultato del digrignare i denti, noto come bruxismo.

Anche la nostra dieta e la nostra salute generale giocano un ruolo: una dieta povera di calcio e vitamina D può compromettere la salute ossea, e alcune condizioni mediche, come l’osteoporosi, possono influenzare la densità ossea della mascella. Infine, alcuni farmaci, specialmente quelli usati per trattare malattie gravi come il cancro, possono avere effetti collaterali che influenzano la densità ossea.

Come funziona la rigenerazione ossea: le tecniche

Presso la clinica Dental Factor, accogliamo ogni giorno un gran numero di pazienti in cerca di soluzioni avanzate per la rigenerazione ossea e la ricostruzione gengivale.

La maggior parte di loro desidera ripristinare i tessuti essenziali per procedere con l’inserimento degli impianti dentali , anche in presenza di una quantità limitata di osso, per ripristinare il proprio sorriso.

Fortunatamente, grazie alle moderne innovazioni nel campo odontoiatrico, siamo in grado di offrire diverse tecniche specializzate per soddisfare queste esigenze. Ogni procedura viene eseguita garantendo il massimo comfort del paziente attraverso la sedazione cosciente, assicurando un’esperienza tranquilla e senza stress.

Le principali tecniche di rigenerazione ossea sono:

  • Rigenerazione con membrane riassorbibili: questa tecnica prevede l’innesto osseo composto da una combinazione di osso sintetico e biologico. L’innesto viene poi ricoperto da una membrana speciale, progettata per essere completamente assorbita dal corpo nel tempo.È la scelta ideale per situazioni meno complesse.
  • Rigenerazione con membrane non riassorbibili: ideale per situazioni più complesse, questa tecnica è adatta per affrontare difetti ossei sia orizzontali che verticali. In particolare, viene utilizzata quando la quantità di osso presente non permette l’inserimento di un impianto. Grazie a questa metodologia, possiamo affrontare e correggere anche i difetti ossei più gravi, offrendo soluzioni in situazioni precedentemente considerate difficili.
  • Grande rialzo del seno mascellare (Sinus Lift): prevede l’innalzamento della membrana del seno mascellare e l’inserimento di un innesto osseo nello spazio creato. È particolarmente indicata per aumentare l’altezza ossea nei settori dei molari e premolari.
  • Piccolo rialzo del seno mascellare: una tecnica chirurgica svolta in anestesia locale, che prevede l’inserimento di un innesto osseo nella parte anteriore del seno mascellare, al fine di aumentare l’altezza ossea nei settori dei premolari e incisivi
  • Split Crest: tecnica chirurgica utilizzata in implantologia dentale per aumentare la larghezza dell’osso alveolare in pazienti che presentano un osso mascellare o mandibolare troppo sottile per sostenere impianti dentali. Questa condizione di osso sottile può essere il risultato di atrofia ossea dovuta alla perdita di denti, traumi o altre condizioni.

L’intervento di rigenerazione ossea ha una durata che varia a seconda della specificità e complessità del caso in questione. In media, un intervento mirato a correggere un difetto osseo, sia esso orizzontale o verticale, richiede circa 2 ore.

L<rigenerazione ossea viene eseguita in sedazione cosciente, un metodo che assicura che il paziente rimanga rilassato e non senta alcun dolore durante l’intera procedura.  Dopo aver rigenerato il tessuto osseo, si osserverà anche una rigenerazione della gengiva. Successivamente, si potrà ricorrere alle avanzate tecniche di implantologia dentale per restaurare sia la funzione che l’aspetto estetico dell’intera bocca.

Tempi di recupero della rigenerazione ossea

Il periodo di guarigione post-intervento dipende dalla natura dell’operazione. In generale, si può prevedere un periodo di recupero che oscilla tra i 6 e i 9 mesi.

Una volta completata questa fase, eventuali dispositivi temporanei come membrane, pin e viti di fissaggio vengono rimossi, rendendo possibile procedere con l’inserimento degli impianti dentali.

Quanto costa la rigenerazione ossea?

Il costo di un intervento di rigenerazione ossea in Italia oscilla tra le 500 e le 2500 € a seconda delle necessità del paziente.

Nello specifico il prezzo parte da 500 € per la rigenerazione di un singolo alveolo (la cavità risultante dall’estrazione di un dente) utilizzando membrana e particolato osseo, e può raggiungere fino a 2.500 € nel caso di rigenerazione di un difetto orizzontale o verticale grave. A questi vanno aggiunti i costi degli impianti dentali.

È importante ricordare che la rigenerazione ossea non rappresenta l’unico metodo per affrontare la carenza di osso ma esistono soluzioni alternative come gli impianti zigomatici e gli impianti iuxtaossei.

L’importanza della quantità e densità ossea per gli impianti dentali

Quando si parla di impianti dentali, non si tratta semplicemente di inserire una vite di titanio nella mascella o nella mandibola. La chiave del successo di un impianto dentale risiede nella sua integrazione con l’osso circostante, un processo noto come “osteointegrazione“.

Per garantire che questo processo avvenga in modo efficace, è fondamentale che l’osso sia sia in quantità adeguata che di buona densità. La quantità ossea si riferisce all’altezza e alla larghezza dell’osso disponibile. Senza una quantità adeguata di osso, l’impianto potrebbe non avere una base solida su cui ancorarsi. D’altra parte, la densità ossea riguarda la compattezza e la qualità dell’osso. Un osso denso offre una maggiore resistenza e stabilità all’impianto, garantendo che rimanga saldamente in posizione nel tempo.

In assenza di queste condizioni ideali, gli impianti dentali potrebbero non integrarsi correttamente, portando a complicazioni come il movimento dell’impianto, l’infezione all’impianto dentale, nel peggiore dei casi, la perdita dell’impianto stesso. Ecco perché è così cruciale valutare e, se necessario, trattare la quantità e la densità ossea prima di procedere con gli impianti dentali.

dentista Paolo Francesco Orlando

Dott. Paolo Francesco Orlando

Chirurgo implantologo e odontoiatra che vanta una grande esperienza anche nell’innesto di impianti con poco osso. Iscritto all'ordine dei medici di Firenze con iscrizione albo di n. 967 si occupa di implantologia dentale e ortodonzia.

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