Perdita ossea dentale: Perché si ritira l’osso dei denti?

perdita ossea dentale
icona calendario 28 Agosto 2023     icona categoria Implantologia

Un sorriso luminoso e una bocca in salute non sono solo un biglietto da visita per chi ci sta di fronte, ma rappresentano anche un segno tangibile del nostro benessere interiore e della nostra autostima.

Per questo motivo sempre più persone decidono di andare dal dentista per migliorare l’estetica del proprio sorriso con trattamenti come faccette dentali in ceramica, impianti dentali o procedure di pulizia e sbiancamento dei denti.

Tuttavia, la salute dei nostri denti non si limita solo alla loro superficie visibile. Sotto la gengiva, l’osso dentale svolge un ruolo cruciale nel mantenere i denti saldamente ancorati ai mascellari.

Ma cosa succede quando questo osso inizia a ritirarsi?

La perdita ossea dentale è un fenomeno fisiologico che comporta una diminuzione dell’osso alveolare e può essere causata da vari fattori tra cui: malattie come la parodontite, traumi o persino una semplice estrazione dentale.

Quando questo osso inizia a riassorbirsi, le conseguenze possono essere gravi, causando disagi e complicazioni. Fortunatamente, esistono trattamenti e procedure specifiche che mirano non solo a fermare questo processo, ma anche a promuovere la rigenerazione dell’osso, garantendo così una bocca sana e un sorriso radioso.

In questo articolo assieme al Dott. Paolo Francesco Orlando, esperto implantologo di Firenze presso gli studi dentistici Dental fattori, esploreremo le cause, i sintomi e i rimedi per questa problematica, allo scopo di fornire una panoramica completa, prevenire e trattare la perdita ossea e poter mettere gli impianti dentali anche con poco osso.

Cos’è la perdita ossea dentale nel dettaglio

La perdita ossea dentale consiste nel riassorbimento dell’osso alveolare che diminuisce di volume e di densità spesso a causa della mancanza di uno o più denti in arcata. Questo processo può essere scatenato da vari fattori, come processi infiammatori, traumi, malattie come la parodontite o come conseguenza di estrazioni dentali.

Oltre alle implicazioni strutturali, l’assenza di denti può alterare l’estetica del volto e compromettere la normale capacità di masticazione e pronuncia.

Cos’è l’osso alveolare

L’osso alveolare è una porzione di osso mascellare che sostiene e contiene i nostri denti, permettendo loro di reagire adeguatamente alle varie sollecitazioni quotidiane.

È una componente del parodonto e si trova all’interno delle ossa mascellari. Insieme alla gengiva, al cemento e al legamento parodontale, l’osso alveolare forma il parodonto, che sostiene i denti nella bocca.

Il termine “alveolare” deriva dal fatto che all’interno di questa porzione di osso si trovano le alveoli dentali, ovvero le cavità che ospitano le radici dei denti. L’osso alveolare è quindi fondamentale per la salute ossea dentale e per il successo degli impianti dentali. Il riassorbimento dell’osso alveolare può causare a sua volta la caduta dei denti riamasti e rappresenta un problema che può essere affrontato con interventi di rigenerazione ossea.

Cause e fattori della perdita ossea dentale

Ma quali sono le cause principali della perdita ossea dentale? E quali fattori possono accelerare il processo?

In generale, la mancanza di uno o più denti nell’arcata dentale porta l’osso a ritirarsi ma ci sono anche altre cause, tra cui:

  • Edentulia: la mancanza dei denti, a causa di un’estrazione, un trauma o una malattia porta l’osso circostante a ritirarsi, creando una lacuna. Se il dente non viene sostituito in tempo, questa lacuna può diventare sempre più grande, compromettendo totalmente la struttura ossea dentale.
  • Parodontite: malattia causata dall’accumulo di placca batterica che danneggia i tessuti che circondano i denti, tra cui l’osso alveolare e la gengiva.
    Invecchiamento: con l’avanzare dell’età l’osso inizia a ritirarsi naturalmente con una conseguente minor quantità e dentista ossea. Questo fenomeno è particolarmente evidente nelle donne, ma entrambi i sessi possono sperimentare dopo i 50 anni.
  • Osteoporosi: questa condizione, spesso legata a una carenza di vitamina D, porta a una diminuzione della densità ossea, soprattutto nelle persone anziane.
  • Malattie dentali: infezioni, ascessi e cisti non trattate possono causare significative lacune ossee.

Fattori Aggravanti:

  • Igiene dentale inadeguata: Una pulizia orale insufficiente può portare a parodontite e carie, due delle principali cause di perdita ossea.
  • Fumo: Il tabagismo riduce l’ossigenazione dei tessuti orali, causando gengiviti, infezioni e, nei casi più gravi, malattie parodontali.

È essenziale essere consapevoli di queste cause e fattori per prendersi cura al meglio della propria salute orale e prevenire complicazioni future.

Riassorbimento osseo a causa dei denti mancanti

Come abbiamo già accennato il riassorbimento osseo è causato dai denti mancanti.

Quando un dente viene perso, l’osso alveolare che una volta lo sosteneva non riceve più le sollecitazioni meccaniche che derivano dalla masticazione. Queste sollecitazioni sono essenziali per mantenere l’osso sano e stimolato. Senza di esse, l’osso inizia a riassorbirsi e a perdere densità.

Per evitare il riassorbimento osseo a causa dei denti mancanti  è importante sostituire i denti perso con soluzioni protesiche adeguate, come impianti dentali o protesi fisse. Queste soluzioni possono fornire la stimolazione necessaria all’osso alveolare e preservare la sua salute e densità.

In alcuni casi, può essere necessaria anche la rigenerazione ossea, un intervento chirurgico che mira a ripristinare il volume dell’osso alveolare utilizzando tecniche come l’innesto osseo o l’utilizzo di materiali di riempimento osseo.

Rimpiazzare un dente perso nel minor tempo possibile è fondamentale per prevenire il riassorbimento osseo.

Come prevenire la perdita ossea dentale

Il modo migliore per prevenire la perdita ossea è sostituire il prima possibile i denti persi con soluzioni per l’inserimento di impianti dentali e protesi fisse.

L’inserimento degli impianti consente di mantenere le stimolazioni naturali del corpo permettendo all’osso di mantenere la sua densità e prevenire ulteriori riassorbimenti.

Nel caso in cui la perdita ossea sia dovuta a malattie come la parodontite fondamentale curare la malattia prima di inserire gli impianti dentali.

La cura della parodontite può includere trattamenti come la levigatura radicolare, un processo che rimuove batteri, placca e tartaro accumulati sotto la gengiva, riducendo così la profondità delle tasche parodontali e rallentando la progressione della malattia. In alcuni casi, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per eliminare le tasche parodontali e, se possibile, aggiungere nuovo osso per colmare le lacune.

Oltre a questi interventi, è fondamentale adottare buone abitudini di igiene orale. Questo include una pulizia regolare dei denti e delle gengive, l’uso del filo interdentale e visite regolari dal dentista. Evitare di fumare e mantenere una dieta equilibrata sono altrettanto cruciali per mantenere una salute orale ottimale.

Riassorbimento osseo cosa fare

riassorbimento osseo in arcata dentale

Per riabilitare il propio sorriso e mettere gli impianti dentali in presenza di grave atrofia ossea è possibile ricorrere a più soluzioni a seconda del caso, tra cui:

  • Grande rialzo del seno mascellare (Sinus Lift): prevede l’innalzamento della membrana del seno mascellare e l’inserimento di un innesto osseo nello spazio creato. È particolarmente indicata per aumentare l’altezza ossea nei settori dei molari e premolari.
  • Piccolo rialzo del seno mascellare:una tecnica chirurgica svolta in anestesia locale, che prevede l’inserimento di un innesto osseo nella parte anteriore del seno mascellare, al fine di aumentare l’altezza ossea nei settori dei premolari e incisivi
  • Split Crest: tecnica chirurgica utilizzata in implantologia dentale per aumentare la larghezza dell’osso alveolare in pazienti che presentano un osso mascellare o mandibolare troppo sottile per sostenere impianti dentali. Questa condizione di osso sottile può essere il risultato di atrofia ossea dovuta alla perdita di denti, traumi o altre condizioni.

Perdita ossea dentale e rigenerazione ossea

La buona notizia è che il riassorbimento osseo può essere invertito con la rigenerazione ossea.

Grazie alle moderne tecniche di rigenerazione è possibile fermare il riassorbimento e aumentare la quantità e densità dell’osso mascellare permettendo così l’inserimento degli impianti dentali.

La rigenerazione ossea viene eseguita con materiali biocompatibili, come il Bio-Oss e l’idrossiapatite, combinati con sostanze come il fosfato di calcio e la colla di fibrina. Le membrane di collagene, come il Bio-Gide, sono un altro strumento prezioso in questo processo. Inoltre, c’è la possibilità di utilizzare l’osso autologo del paziente, che può essere raccolto delicatamente da aree adiacenti utilizzando strumenti specifici per minimizzare il disagio.

Perdita ossea dentale: mettere un impianto dopo aver rigenerato l’osso

Prima di procedere con l’inserimento di un impianto dentale è importante effettuare una TAC cone beam 3d per verificare la densità e il volume dell’osso presente nella mascella e nella mandibola.

Questa analisi è indispensabile per verificare la fattibilità dell’intervento di implantologia e assicurare il risultato dell’intervento e la sua durata negli anni.

Se l’osso alveolare esistente non è adeguato per sostenere l’impianto è necessario ricorrere alla rigenerazione ossea. Questa procedura garantisce che vi sia un’adeguata base ossea per l’impianto e che rimanga stabile nel corso degli anni.

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Pertanto, è consigliabile adottare misure preventive, come la preservazione dell’alveolo, al momento dell’estrazione di un dente. Questo previene la comune diminuzione dell’osso che può verificarsi dopo la rimozione di un dente, garantendo così una base solida per futuri impianti.

Testimonianze e Casistica Reale

Per avere una visione più chiara dell’efficacia dei trattamenti di rigenerazione ossea e degli impianti dentali, è utile considerare le esperienze di chi ha già affrontato queste procedure. Maria, una paziente dello Studio Dentistico Dental Factor, racconta:

“Dopo aver perso un dente a causa di un trauma, ho notato un cambiamento nella mia mascella. Grazie al Dott. Orlando e al suo team, ho potuto sottopormi a un trattamento di rigenerazione ossea e successivamente all’inserimento di un impianto. Oggi sorrido con più sicurezza e non ho più problemi nel masticare.”

Se vuoi approfondire puoi dare uno sguardo ai nostri casi clinici.

Conclusione

In conclusione, prevenire la perdita ossea dentale richiede un approccio proattivo, che combina cure odontoiatriche professionali con buone abitudini quotidiane. Se si sospetta una perdita ossea o si desidera una diagnosi precisa, è consigliabile consultare un team di esperti in parodontologia e implantologia, come quello dello Studio Dentistico Dental Factor.

Ricordiamo l’importanza di mantenere regolari controlli dentistici e di non sottovalutare i primi segnali di disturbi dentali.

dentista Paolo Francesco Orlando

Dott. Paolo Francesco Orlando

Chirurgo implantologo e odontoiatra che vanta una grande esperienza anche nell’innesto di impianti con poco osso. Iscritto all'ordine dei medici di Firenze con iscrizione albo di n. 967 si occupa di implantologia dentale e ortodonzia.

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