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Ti mancano tutti i denti o quasi? Sei un portatore di dentiera mobile? Grazie alla protesi Toronto Bridge è possibile riabilitare un’intera arcata dentale in modo sicuro e veloce per avere denti fissi su 4 o 6 impianti e dire addio alla dentiera.
In questo articolo assieme al Dott. Paolo Francesco Orlando, dentista implantologo con oltre 30 anni di esperienza. vediamo nel dettaglio cos’è la protesi Toronto bridge, quali caratteristiche ha, quando si può mettere, quali problemi risolve e quali sono i vantaggi.
Che cos’è il Toronto Bridge
La Toronto Bridge è una particolare protesi dentaria che viene avvitata su degli impianti per sostituire un’intera arcata dentale, sia quella superiore, sia quella inferiore.
È una protesi dentaria fisai totale dotata di gengiva fissa, chiamata in gergo flangia.
La protesi viene fissata direttamente agli impianti dentali in titanio osteointegrati tramite dei monconi (abutment).
Ne esistono due tipologie differenti denominate rispettivamente All on Four nel caso in cui la protesi venga fissata su quattro impianti e All on Six se, invece, gli impianti di ancoraggio sono sei.
Si tratta di una tecnica molto innovativa, versatile e sicura che permette di impiantare fino a 12-14 denti.
Si chiama così perché è stata presentata per la prima volta proprio nella città di Toronto da un team di ricercatori svedesi nel 1982 diretti dal Prof. Per-Ingvar Branemark durante un Convegno mondiale dell’Odontoiatria.
La sua introduzione ha rivoluzionato il mondo dell’implantologia perchè ha permesso la sostituzione di un elevato numero di denti persi (fino a un’arcata completa) senza, però, effettuare dolorose e invasive incisioni.
Da quel lontano giorno sono stati numerosi gli aggiornamenti e i perfezionamenti che hanno consentito di affinare la tecnica e le procedure fino a diventare un intervento standard sicuro e affidabile.
Ha il vantaggio di essere una tecnica di implantologia molto rapida per cui, nel giro di poche ore, il paziente può tornare ad acquistare un sorriso completo e del tutto naturale.
Le caratteristiche principali
Il Toronto Bridge è una protesi fissa costituita da una serie di componenti:
- elementi dentali, il cui numero dipende da ogni singolo paziente (come detto, si può arrivare anche a 12-14). Generalmente sono in ceramica perchè questo materiale, oltre ad essere resistente, riproduce fedelmente un dente naturale perciò la differenza tra i due è praticamente impercettibile;
- elementi di sostegno (4 o 6) attraverso cui la protesi viene ancorata;
- flangia, una gengiva artificiale che nasconde gli altri elementi dell’impianto in modo tale da renderlo ancora più verosimile. Non ha, però, solo uno scopo estetico perchè in molti casi i pazienti, soprattutto se sono stati per diverso tempo privi di un regolare numero di denti, saranno afflitti da un riassorbimento dell’osso della mascella. La flangia va a risolvere questa problematica.
Come avviene un intervento di impianto Toronto Bridge
Innanzitutto il medico dentista provvederà ad affettuare una visita di controllo per verificare se questa tipologia di impianto è idonea per lo specifico paziente.
In caso affermativo, prende delle impronte da inviare al laboratorio per la creazione della protesi Toronto.
Nel frattempo, per evitare che il soggetto resti privo dei denti, si consegna una protesi provvisoria mobile, generalmente realizzata in resina.
In alternativa, il medico può decidere di applicare già gli elementi di sostegno (4 o 6) e su questi applicare la protesi provvisoria.
Questi stessi elementi, poi, verranno utilizzati per applicare l’impianto definitivo.
La Toronto Bridge è dotata di una gengiva finta in resina, chiamata flangia.
La flangia ha l’obiettivo di sopperire alla mancanza di osso e di coprire gli impianti dentali, i quali, possono essere inseriti nel puntò più opportuno senza preoccuparsi di possibili problemi estetici.
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L’intervento di implantologia fissa consiste di una serie di passaggi:
- vengono fissati i 4 o 6 elementi di sostegno sull’osso (nel caso particolare in cui l’osso non fosse in grado di sostenere la protesi è possibile effettuare un intervento preliminare di ricostruzione ossea così da consentire la successiva applicazione dei ‘perni’)
- la flangia con gli elementi dentali artificiali viene ancorata ai sostegni oltre la linea del sorriso in modo tale da rendere la dentatura il più naturale possibile
I pazienti che hanno paura di sottoporsi all’intervento per mettere la Toronto Bridge possono ricorrere alla sedazione cosciente per affrontare l’operazione con la massima armonia.
Come si mette la Toronto bridge: avvitata o cementata?
La tecnica di fissaggio per le protesi dentali denominate “Toronto bridge” può avvenire in due modi principali: mediante l’uso di cemento, attraverso abutment progettati specificamente per gli impianti, o mediante avvitamento diretto sugli stessi impianti.
Optare per il metodo di avvitamento offre un vantaggio significativo: la possibilità di rimuovere facilmente la protesi se necessario. Al contrario, la cementazione rende tale processo più complesso, poiché non permette una rimozione semplice come nel caso dell’avvitamento.
Questa caratteristica rende l’opzione dell’avvitamento preferibile in molte situazioni, poiché garantisce una maggiore flessibilità nella gestione e manutenzione della protesi.
Perché è importante la gengiva finta
La flangia rosa finta è uno degli elementi che contraddistingue la protesi Toronto bridge e che spesso sconcerta un pò i pazienti la prima volta che la vedono.
Molto spesso i pazienti hanno paura che la gengiva finta sia visibile e che lo stacco tra la gengiva vera e quella artificiale possa fa notare la presenza della protesi.
Ci teniamo a tranquillizzare tutti i pazienti in quanto il risultato estetico di una protesi Toronto Bridge è molto naturale.
La gengiva finta viene progettata e applicata in modo che resti parecchio sopra alla linea del sorriso, in questo modo la presenza della protesi non verrà rivelata.
Grazie all’innovazione dei materiali e alla tecnologia oggi è possibile creare gengive finte realistiche praticamente uguali a quelle reali.
La flangia rosa e la mancanza di osso
Se si rimane senza denti per un lungo periodo di tempo, l’osso mascellare può subire un assottigliamento, in quanto tende a diminuire la sua altezza e a riassorbirsi, soprattutto nella zona dei molari e premolari.
Più il tempo passa e più si aggrava l’atrofia ossea.
La flangia rosa viene progettata in modo tale da sopperire alla scarsa quantità di ossa.
Quando viene inserito un impianto dentale i denti utilizzati devono essere della giusta lunghezza per mantenere una corretta occlusione, buona funzionalità masticatoria e un soddisfacente risultato estetico.
Per questo motivo la gengiva finta è così importante.
Nascondere gli impianti con la gengiva finta
La Flangia rosa nasconde garantisce una corretta copertura degli impianti dentali, in questo modo il dentista potrà inserire gli impianti dove c’è più presenza di osso senza doversi preoccupare del risultato estetico.
Le due diverse tecniche per inserire la Toronto bridge: All on Four e All on Six
Il dentista ha a disposizione due diverse tecniche di impianto in base al numero di elementi che andrà ad inserire.
La scelta dell’uno o dell’altro viene fatta sulla base delle specifiche esigenze e caratteristiche di ogni singolo paziente.
Ci si può comunque chiedere come sia possibile che solo 4 o 6 sostegni possano mantenere un’intera arcata dentaria artificiale.
Questo è possibile perchè i diversi elementi vengono applicati con una precisa e specifica inclinazione che garantisce il sostegno stabile e sicuro del peso della protesi.
In generale, gli elementi laterali sono leggermente inclinati, mentre quelli centrali sono inseriti in maniera verticale.
Chi può decidere di sottoporsi a un intervento di impianto di Toronto Bridge
Non tutti i pazienti edentuli possono sottoporsi a un intervento di impianto tramite la tecnica del Toronto Bridge.
Sarà il medico odontoiatra a valutare, caso per caso, la reale fattibilità. In generale, sono soggetti idonei:
- i pazienti che in passato hanno già applicato con successo una protesi fissa con sostegni ossei (questo testimonia che la loro struttura è in grado di sostenere l’impianto)
i pazienti che presentano un buono stato di salute generale (in caso di qualsiasi patologia, questa dovrà essere comunicata al medico)
i pazienti che, dall’esame radiografico e dalla TAC, hanno evidenziato una condizione positiva delle ossa e dei tessuti molli
Chi, invece, non può utilizzare questa tecnica
Vi sono, di contro, alcuni soggetti per i quali il Toronto Bridge è sconsigliato o, comunque non idoneo. Tra questi:
- soggetti afflitti da diabete
- pazienti che soffrono di malattie di natura cardiovascolare
- persone alle quali sia stata diagnosticata l’osteoporosi, una patologia che va a minare la densità ossea
- individui che presentino alcuni specifici tipi di tumore
- chi, all’esame radiologico e alla TAC, ha evidenziato una non corretta stabilità ossea
Nel caso in cui, comunque, le ossa siano solo lievemente danneggiate, il dentista può provvedere a inserire un innesto che, con il tempo, porta alla naturale neoformazione di nuovo tessuto osseo che risulterà, così, più forte e in grado di sostenere il peso della protesi.
Come deve essere curato e preservato il Toronto Bridge perchè possa durare nel tempo
Il Toronto Bridge, in generale, è una tecnica di implantologia fissa garantita per essere di lunga durata, indicativamente almeno dieci anni.
Perchè questo, però, si possa effettivamente verificare, ogni paziente deve seguire una serie di semplici regole e accorgimenti, come tra l’altro è previsto per qualsiasi altro tipo di impianto dentale:
- è innanzitutto necessario sottoporsi a una visita di controllo periodica durante la quale il dentista verificherà se è necessario effettuare una ribasatura della protesi. Col tempo, infatti, è normale che la struttura artificiale tenda a muoversi leggermente, perciò il medico dovrà provvedere a riposizionarla correttamente
- il paziente dovrà porre particolare attenzione a tutte le pratiche di igiene orale quotidiana per evitare che accumuli di cibo possano determinare una proliferazione batterica al di sotto della flangia. Le tecniche da seguire sono identiche a quelle che devono essere rispettate con una dentatura naturale: lavare i denti con dentifricio e spazzolino dopo ogni pasto, utilizzare filo interdentale o scovolino una volta al giorno ed effettuare dei risciacqui con un idoneo colluttorio quotidianamente
Il Toronto Bridge è un impianto molto resistente e stabile perciò non vi sono controindicazioni nel mangiare particolari cibi, anche se duri o croccanti, anzi la possibilità di poter masticare qualsiasi cosa è proprio uno dei vantaggi principali portati da questa protesi.
Come mantenere pulita una protesi Toronto
Per mantenere una protesi Toronto bridge in ottimo stato e garantirne la durata nel tempo, è fondamentale seguire un’accurata routine di pulizia, simile a quella consigliata per la cura dei ponti fissi tradizionali. L’uso quotidiano di alcuni strumenti specifici, quali spazzolino, superfloss (un tipo di filo interdentale molto efficace per pulire sotto i ponti e gli impianti) e scovolino, è essenziale per rimuovere residui di cibo e placca, prevenendo così il rischio di infezioni sia alle gengive che agli impianti stessi.
Una corretta igiene orale a casa, tuttavia, deve essere supportata da controlli professionali periodici presso lo studio dentistico. Durante queste visite, vengono effettuate pulizie professionali che permettono di raggiungere e pulire aree difficilmente accessibili con la sola igiene domiciliare. Questa combinazione di cure, domestica e professionale, è cruciale per mantenere la salute dell’intero apparato orale e assicurare una lunga vita alla protesi Toronto bridge.
I vantaggi e i benefici del Toronto Bridge
- È una delle migliori soluzioni per ripristinare il sorriso di arcate dentali edentule o con pochissimi denti e una valida alternativa alla dentiera mobile.
- La protesi è stabile in quanto ancorata direttamente agli impianti dentali osteointegrati, di conseguenza il paziente non avrà alcun fastidio dalla Toronto Bridge durante la masticazione.
- È una delle soluzioni più economiche in quanto consente di rimettere tutti denti persi con il minor numero di impianti dentali.
- È possibile mettere tutti i denti nell’arco di 24/48 ore grazie agli impianti a carico immediato. Questo tipo di tecnica consente di rimettere i denti anche in una sola seduta. È bene specificare che gli impianti messi con la tecnica tradizionale (carico differito) hanno una miglior prognosi. Con la tecnica tradizionale è necessario aspettare il tempo biologico perché si completi l’osteointegrazione degli impianti (3 mesi per l’arcata inferiore e 6 mesi per quella superiore).
- L’intervento fà parte dell’implantogia mini invasiva in quanto crea meno disagio di altri interventi visto che il numero di impianti da inserire è inferiore.
Gli svantaggi della Toronto Bridge
Come ogni tecnica dentaria, il Toronto Bridge presenta comunque anche degli svantaggi:
- il paziente si deve abituare ad avere una protesi fissa impiantata all’interno dell’osso e, questo, per alcune persone all’inizio può essere fastidioso
- periodicamente ci si deve sottoporre a un processo di ribasatura per riposizionare e ristabilizzare la protesi
- l’igiene orale i primi tempi può essere più difficoltosa perchè si devono utilizzare un filo interdentale e uno scovolino specifico per protesi fisse. Si consiglia, inoltre, di impiegare anche uno spazzolino elettrico e non solo quello manuale tradizionale
- non tutti i pazienti possono sottoporsi a questa tipologia di impianto, soprattutto se il loro osso è poco denso, voluminoso e stabile. In questi casi, infatti, se possibile si procede a un innesto osseo, altrimenti il dentista dovrà scegliere un’altra tecnica di impianto o, addirittura, dovrà suggerire l’utilizzo di una protesi mobile (la classica dentiera)
Quanto costa la protesi Toronto Bridge
Non è possibile definire a priori il costo del Toronto Bridge perchè il prezzo di questa tecnica dipenda da troppi fattori.
Innanzitutto dalla specifica clinica dentaria a cui ci si rivolge, poi dalle tecniche e dai materiali che vengono impiegati.
Per esempio, i denti in ceramica hanno un prezzo inferiore rispetto a quelli realizzati in zirconia ceramica, ma questi ultimi hanno un colore molto più naturale e che non tende a rovinarsi nel tempo, rispetto ai primi.
Anche il numero dei denti e degli elementi di sostegno impiantati incide sul costo finale che, in generale, comunque parte da 3000 euro.
Presso le cliniche odontoiatriche Dental Factor di Firenze siamo specializzati nella riabilitazione della arcate dentali con la protesi Toronto Bridge, contattaci per fissare un appuntamento.
Per avere maggiori informazioni o fissare un appuntamento al 055 26 98 788 o inviarci una mail a info@dentalfactor.it. Siamo operativi dal lunedì al venerdi dalle ore 9:00 alle ore 19:30
Cosa mangiare dopo un intervento?
Dopo l’installazione di un impianto Toronto Bridge, è importante seguire una dieta delicata per non sovraccaricare la capacità di masticazione. Nei primi sette giorni, opta per cibi liquidi o semiliquidi. Poi, puoi iniziare a mangiare alimenti semisolidi che non richiedano molto sforzo per essere masticati, come pasta morbida, verdure cotte, evitando cibi troppo acidi o piccanti.
Se hai bisogno di controllare la tua salute orale o vuoi consigli specifici dopo l’intervento, chiamaci per fissare un appuntamento. Il nostro team di professionisti è pronto ad assisterti e trovare la soluzione migliore per te.
A chi rivolgersi per mettere la protesi Toronto Bridge
Se stai pensando di mettere una protesi Toronto Bridge per riabilitare le tue arcate dentali e cerchi un professionista di fiducia, Dental Factor e il Dott. Paolo Francesco Orlando rappresentano la scelta ideale. Questi centri dentistici, situati a Firenze, Empoli, e Ponsacco, sono rinomati per la loro eccellenza nel campo delle protesi dentali, inclusa la specializzazione nella protesi Toronto Bridge.
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Dott. Paolo Francesco Orlando
Chirurgo implantologo e odontoiatra che vanta una grande esperienza anche nell’innesto di impianti con poco osso. Iscritto all'ordine dei medici di Firenze con iscrizione albo di n. 967 si occupa di implantologia dentale e ortodonzia.