Gengivite: cause, sintomi e cura

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icona calendario 19 Agosto 2022     icona categoria Odontoiatria

La gengivite è una patologia del cavo orale che consiste nell’infiammazione delle gengive, ovvero dei tessuti che si trovano alla base dei denti. 

Per curare e prevenire la comparsa di questo disturbo, è auspicabile effettuare visite di controllo regolari, anche per scongiurare il rischio di patologie più gravi, come per esempio la parodontite. 

A provocare la gengivite è, in particolare, un accumulo di batteri che si vanno a depositare nel cavo orale, fra le gengive e i denti. Il proliferare dei batteri forma una pellicola, appiccicosa e trasparente, denominata placca batterica.

Nel caso in cui non si provveda a eseguire una regolare e adeguata igiene quotidiana indispensabile per rimuoverla, la gengiva resta a contatto a lungo con gli acidi che vengono generati dai batteri. 

Se viene trascurata la gengivite può provocare la recessione gengivale e avere conseguenze, anche gravi, sulla salute della bocca e dei denti.

Attenzione all’igiene orale: causa della gengivite

La placca che non viene rimossa, inoltre, con il passare del tempo si calcifica e si trasforma in tartaro, che va a colpire la base dei denti.

La presenza del tartaro sui denti contribuisce a irritare in maniera sempre più grave le gengive.

La principale causa della gengivite è una igiene orale carente.

Per questo motivo raccomandiamo di lavare i denti tutti i giorni dopo ogni singolo pasto e di utilizzare il filo interdentale tutti i giorni, mentre una volta ogni sei mesi è consigliabile una visita di controllo da un dentista ed effettuare una pulizia dei denti professionale.

Le cause della placca batterica

Ci sono diversi fattori che agevolano la comparsa e il formarsi della placca batterica, a cominciare dalle malposizioni dei denti, che complicano lo spazzolamento. Inoltre, nel novero delle condizioni che incidono sullo stato di salute delle gengive ci sono: 

  • le infezioni del cavo orale;
  • l’uso di protesi dentarie;
  • il diabete;
  • il fumo;
  • le patologie immunitarie;
  • un uso del filo interdentale non appropriato;
  • uno spazzolamento dei denti eccessivamente aggressivo;

I sintomi della gengivite

  • Gengive arrossate e gonfie;
  • Sanguinamento gengivale;
  • Gengive ritirate;
  • Denti sensibili;
  • Alitosi;

Questi sono i principali sintomi della gengivite.

Tutti questi sintomi sono un campanello d’allarme che ci dovrebbe spingere a fare una visita di controllo dal proprio dentista di fiducia.

Un diffuso rossore e gonfiore delle gengive rappresenta il principale sintomo che lascia intuire uno stato di salute non ottimale delle gengive stesse. 

Inoltre, in caso di gengivite si assiste a sanguinamento gengivale, sia spazzolando i denti che passando il filo interdentale. 

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La lista dei sintomi della gengivite comprende anche la sensibilità al freddo e al caldo, un cattivo sapore in bocca, il distacco del solco gengivale e una forte alitosi. 

Accade, infatti, che il tartaro riesca a penetrare al di sotto della gengiva, dando vita a tasche nelle quali la placca si accumula sempre di più, fino a che la gengiva non si ritira; così, la radice del dente rimane scoperta e diventa molto sensibile, a causa del fenomeno noto con il nome di recessione delle gengive. 

È di fondamentale importanza intervenire con una visita odontoiatrica nel più breve tempo possibile, per evitare che la distruzione della gengiva, ma anche dell’osso di sostegno, inizino a far dondolare il dente o addirittura a causare la sua caduta.

In caso di sintomi contattaci per prenotare la tua visita.

Come si cura la gengivite

Se si interviene quando la gengivite è ancora in una fase iniziale, il problema può essere risolto con relativa facilità,  è sufficiente prestare la massima attenzione alla propria igiene orale. 

Lavare i denti nel modo corretto e tenerli puliti in modo che l’organismo riesca a sconfiggere autonomamente l’infezione è la cura migliore per la gengivite.

Che si parli di carie o di disturbi gengivali, i più importanti strumenti da usare per la prevenzione dentale sono il dentifricio e lo spazzolino. 

Certo, è indispensabile non solo utilizzarli, ma anche farlo nel modo più appropriato: infatti, se la tecnica di spazzolamento che viene adottata non è corretta, risulta complicato eliminare i vari residui di cibo. 

Ecco perché per una migliore igiene orale conviene sempre adoperare sia il filo che lo scovolino interdentali, che permettono di eliminare la placca batterica dai punti in cui le setole dello spazzolino non riescono ad arrivare. 

Per curare la gengivite si può fare affidamento anche su un collutorio specifico, che deve essere prescritto dal dentista, a base di clorexidina.

Si tratta di una sostanza che ha proprietà antimicrobiche e che, di conseguenza, ha la capacità di rallentare o addirittura evitare la proliferazione dei batteri da cui dipende la comparsa della placca. Esistono anche delle paste gengivali che contribuiscono ad attenuare le infiammazioni locali. 

Che cosa succede se la gengivite non viene curata

Nel caso in cui non venga trattata in modo appropriato, la gengivite può dare vita alla cosiddetta piorrea, vale a dire la malattia parodontale: si tratta di una condizione che è in grado di compromettere in misura significativa le condizioni di salute del cavo orale, fino a determinare la caduta dei denti. 

Per questo motivo è fondamentale non sottovalutare i sintomi della gengivite; inoltre, durante la visita dal dentista è opportuno prestare la massima attenzione alle indicazioni che vengono fornite dallo specialista, così che si possa essere certi di riportare le gengive al loro stato di salute ideale. 

L’igiene orale

Le varie attività di igiene orale rappresentano una vera e propria abitudine che non è istintiva, ma che deve essere appresa e interiorizzata in virtù delle istruzioni fornite dal proprio dentista di fiducia. 

In linea di massima è opportuno che i denti siano spazzolati tre volte al giorno, dopo i pasti, per non meno di due minuti ogni volta. 

I disturbi gengivali e la placca

La gengivite e in ogni caso i disturbi gengivali, in sintesi, sono infiammazioni che in un primo momento interessano le zone delle gengive più in superficie ma, se non curate, giungono fino all’osso che sostiene e circonda i denti, fino a causare la loro caduta. 

La placca dentale contiene batteri, ed è una sostanza incolore e adesiva che si deposita sui denti a causa di stili di vita non appropriati, come per esempio la mancata igiene orale o una dieta con un alto contenuto di zuccheri. La bocca può essere tenuta pulita con il filo interdentale, con lo scovolino e con lo spazzolino, che consentono di eliminare l’eccesso di placca; così si può evitare che essa si indurisca e diventi tartaro. 

Cosa fase se la gengivite si trasforma in parodontite

Se la gengivite degenera in parodontite è opportuno rivolgersi a un  dentista specializzato in parodontologia.

Lo studio dentistico Dental Factor è specializzato nella cura della gengivite e della parodontite grazie alla specializzazione del dottor Paolo Francesco orlando, uno dei migliori parodontologi di Firenze.

Contattaci per una visita gratuita e senza impegno.

Per avere maggiori informazioni o fissare un appuntamento al  055 26 98 788 o inviarci una mail a info@dentalfactor.it. Siamo operativi dal lunedì al venerdi dalle ore 9:00 alle ore 19:30

dentista Paolo Francesco Orlando

Dott. Paolo Francesco Orlando

Chirurgo implantologo e odontoiatra che vanta una grande esperienza anche nell’innesto di impianti con poco osso. Iscritto all'ordine dei medici di Firenze con iscrizione albo di n. 967 si occupa di implantologia dentale e ortodonzia.

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