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Prevenire parodontite non significa soltanto salvare i denti: vuol dire proteggere l’intero organismo da un’infiammazione silenziosa che, partendo dalle gengive, può varcare il “confine” del cavo orale e raggiungere cuore, polmoni e perfino articolazioni. Le statistiche parlano chiaro: sei italiani su dieci convivono con una forma più o meno grave di malattia parodontale e, nel 10 % dei casi, l’infezione è già in fase avanzata. La buona notizia? Con piccoli gesti quotidiani e una visita di controllo l’anno possiamo ribaltare questi numeri.
Tutto comincia con la placca batterica, una pellicola appiccicosa che ospita microrganismi aggressivi come Porphyromonas gingivalis, Tannerella forsythia e Aggregatibacter actinomycetemcomitans. Se la placca non viene rimossa, queste colonie scatenano prima la gengivite – gengive arrossate, che sanguinano allo spazzolino – e poi la parodontite: dolore, alito pesante, mobilità dentaria, fino alla perdita irreversibile dei denti.
Ricorda che la bocca è la porta d’ingresso principale del tuo corpo: ogni volta che mastichi, deglutisci o parli, batteri e mediatori dell’infiammazione possono imboccare il flusso sanguigno e accendere focolai lontani.
Prendersi cura delle gengive è prendersi cura di sé.
Nei prossimi paragrafi, scritti assieme al Dott. Paolo Francesco Orlando, scoprirai come una corretta igiene domiciliare, abitudini alimentari equilibrate e semplici visite di controllo possano trasformarsi nell’alleato più potente per mantenere sano il tuo sorriso, il tuo cuore e la tua vita di relazione.
I principali nemici delle gengive
Quando parliamo di salute parodontale, il bersaglio numero uno è la placca batterica: una pellicola vischiosa fatta di germi, residui di cibo e saliva che aderisce alla superficie dei denti già poche ore dopo lo spazzolamento. Se la placca non viene rimossa con spazzolino, filo e scovolini, si mineralizza trasformandosi in tartaro, un deposito duro che solo l’igienista può eliminare in sicurezza.
Placca e tartaro liberano tossine che irritano le gengive, innescando gengivite (rossore, sanguinamento, alito pesante). Se questo primo campanello d’allarme viene ignorato, l’infiammazione scende in profondità e intacca l’osso di supporto, evolvendo in parodontite. A quel punto le radici restano “scoperte”, i denti diventano mobili e la loro perdita diventa un rischio concreto.
Altri nemici, spesso meno visibili ma altrettanto pericolosi, sono il fumo di sigaretta (riduce l’ossigeno nei tessuti, maschera il sanguinamento), il diabete non controllato, alcune terapie farmacologiche che provocano xerostomia (bocca secca) e lo stress cronico, che abbassa le difese immunitarie. Anche otturazioni irregolari, protesi incongrue o malocclusioni creano “zone franche” dove la placca prolifera indisturbata.
La buona notizia? Quasi tutti questi fattori di rischio sono modificabili. Una detersione accurata due volte al giorno, la pulizia professionale semestrale e il controllo periodico dal dentista permettono di tenere sotto scacco i batteri e prevenire parodontite prima che faccia danni irreversibili.
Cos’è la parodontite
La parodontite è un’infiammazione cronica che colpisce il parodonto, cioè l’insieme di tessuti – osso alveolare, cemento radicolare, legamento parodontale e gengiva – che ancorano il dente alla mascella. Quando la placca batterica non viene rimossa in modo efficace, i microrganismi rilasciano tossine che penetrano sotto il margine gengivale; il corpo reagisce con un processo infiammatorio destinato, se trascurato, a distruggere lentamente l’osso di sostegno.
All’inizio la malattia è quasi silenziosa: le gengive possono sanguinare leggermente o gonfiarsi in modo intermittente. In questa fase – gengivite – il danno è ancora reversibile. Se però l’infezione avanza, si aprono tasche parodontali dove i batteri si moltiplicano indisturbati; il tessuto osseo si riassorbe, i denti cominciano a muoversi e, nei casi più gravi, cadono.
Secondo gli studi epidemiologici più recenti, sei adulti italiani su dieci presentano una forma di malattia parodontale, e circa il 10-14 % soffre di parodontite avanzata. Il fumo, il diabete non controllato, l’obesità, lo stress cronico e una predisposizione genetica aumentano il rischio di sviluppare quadri severi. Non va dimenticato che i batteri parodontali possono entrare in circolo e raggiungere organi distanti: la letteratura scientifica mostra legami con malattie cardiovascolari, artrite reumatoide e complicanze in gravidanza.
10 consigli facili per prevenire parodontite
- Spegni l’ultima sigaretta
Il fumo riduce l’ossigeno nei tessuti gengivali, maschera il sanguinamento e moltiplica il rischio di parodontite. Smettere oggi è il passo più potente per salvare le gengive. - Usa uno spazzolino elettrico a testina tonda
Le oscillazioni rotatorie rimuovono fino a due volte più placca rispetto a uno spazzolino manuale, proteggendo il parodonto senza sfregare eccessivamente. - Pulisci gli spazi interdentali ogni sera
Scovolini e filo sono l’unico modo per eliminare la placca fra dente e dente, dove lo spazzolino non arriva. Basta un minuto prima di coricarsi. - Segui la regola “2×2”
Lavati denti e gengive almeno due volte al giorno per due minuti, inclinando le setole a 45° sul bordo gengivale. - Prodotti mirati, ma solo su indicazione medica
Dentifrici allo 0,12 % di clorexidina o collutori a base di oli essenziali sono utili, ma vanno usati a cicli brevi sotto consiglio del dentista per evitare alterazioni del microbiota orale. - Metti a tavola vitamina C e antiossidanti
Frutta fresca, verdure a foglia verde, agrumi e frutti di bosco rinforzano il tessuto connettivo e modulano la risposta infiammatoria gengivale. - Programma l’igiene professionale ogni 6 mesi
La rimozione del tartaro con ultrasuoni e polveri air-flow interrompe il ciclo batterico prima che si formino tasche parodontali. - Non ignorare sanguinamento e gonfiore
Gengive rosse o che “sporcano” lo spazzolino sono il primo segnale di allarme: prenota subito un controllo, prima che l’infiammazione diventi irreversibile. - Chiedi la misurazione delle tasche
Durante la visita chiedi al dentista di eseguire il sondaggio parodontale: pochi secondi che fotografano lo stato di salute dell’osso di sostegno. - Tratta le gengive come parte del tuo corpo
Influenze ormonali, diabete, stress e sedentarietà peggiorano la risposta immunitaria. Coltiva sonno regolare, attività fisica e controlli metabolici per proteggere le gengive dall’interno.
Seguire questi dieci punti è il modo più semplice per mantenere sano il parodonto e prevenire la parodontite prima che provochi danni irreversibili al sorriso e alla salute generale.
I 5 migliori consigli per prevenire la parodontite nel 2025
I consigli dell’esperto Parodontologo Paolo Francesco Orlando
Oggi abbiamo per te cinque preziosi consigli, che ti aiuteranno a combattere e, soprattutto, a prevenire la parodontite.
In questi casi la nostra bocca ci invia segnali inequivocabili.
Fastidi costanti, irritazione, sanguinamento gengivale sono tra i primi sintomi di parodontite ma, troppo spesso, vengono sottovalutati e ignorati.
Quando la patologia si diffonde i segnali diventano più evidenti: pus, dolore, gengive che si ritirano.
È importante specificare che più la malattia parodontale avanza e più sarà difficile curarla e prevenire conseguenze gravi come la perdita dei denti.
1) Igiene orale
L’accumulo di batteri nocivi è una delle cause principali dell’insorgere di infezioni, per questo il consiglio migliore e più ovvio per prevenire la parodontite è tenere una corretta igiene orale quotidiana.
L’igiene orale regolare e meticolosa è la chiave per eliminare completamente la placca batterica e prevenire la gengivite e di conseguenza la parodontite. Questo è il fattore più importante nella prevenzione delle malattie gengivali.
Abbi cura di scegliere gli strumenti giusti e, se necessario, fatti consigliare dal tuo dentista di fiducia! È, inoltre, fondamentale spazzolare i denti dopo ogni pasto, utilizzando anche il filo interdentale… non puoi nemmeno immaginare quanti residui di cibo si possono incastrare fra un dente e l’altro, soprattutto in caso di dentatura irregolare.
2) Smettere di fumare
Già conosci la questione, ma abbiamo ugualmente voluto dedicare un paragrafo specifico alla questione “fumo”.
L’interruzione del fumo è un passo fondamentale per prevenire e curare sia la gengivite che e la parodontite, accanto all’adozione di un’igiene orale adeguata.
Sigarette e affini rendono le gengive più fragili e aumentano il rischio di infezione… oltre a tutti gli altri danni che provocano al resto del corpo.
Limitare il fumo o, meglio, eliminarlo del tutto è l’unica soluzione, se il tuo obiettivo è quello di salvaguardare la salute di denti e gengive.
È scientificamente dimostrato che chi ha smesso di fumare è soggetto a minori rischi di perdita dei denti e alla formazione di tasche parodontali rispetto ai fumatori attuali. Il parodonto ha bisogno di tempo per riprendersi dopo l’abbandono del tabacco, ma un anno dopo aver speso di fumare, la gengivite sarà meno grave e dopo dieci anni, i denti non saranno più minacciati dalla dipendenza dal fumo.
3) Alimentazione corretta
Siamo quello che mangiamo, questa frase è proprio vera.
Per pervenire e curare la parodontite la base di partenza è l’alimentazione.
Una dieta equilibrata influirà positivamente sulla salute delle tue gengive e sul tuo stile di vita in generale.
Ridurre gli zuccheri, aumentare il consumo di frutta e verdura, limitare il consumo di grassi… sono solo alcuni degli accorgimenti che ti porteranno a rinforzare il tuo sistema immunitario, dandoti la possibilità di combattere al meglio l’infezione.
D’altro canto, una dieta equilibrata e che limiti la presenza di zuccheri aiuta a prevenire il diabete e indirettamente la parodontite. I pazienti diabetici che non tengono sotto controllo i livelli di glicemia hanno una maggiore probabilità di sviluppare la parodontite.
Inoltre, un’alimentazione equilibrata che limiti la quantità di grassi e carboidrati può rafforzare il sistema immunitario e contribuire a ridurre l’infiammazione e a favorire la guarigione. Infine, una dieta che prevenga il diabete agisce anche indirettamente nella prevenzione della parodontite, poiché i pazienti con diabete non controllato corrono un rischio maggiore di sviluppare questa malattia.
4) Controlli regolari
È importante sottoporsi a controlli regolari presso il tuo dentista: durante la visita il professionista potrà valutare la salute del tuo cavo orale e diagnosticare per tempo eventuali patologie.
In questo modo potrai essere certo di trattare la problematica sul nascere, evitando di dover affrontare cure più complicate e costose in futuro.
La diagnosi precoce della parodontite e la successiva applicazione di una terapia adeguata possono prevenire ulteriori perdite di tessuti dentali. Il traguardo è quello di mantenere i propri denti per tutta la vita, per questo è sempre consigliabile effettuare controlli regolari presso un dentista almeno ogni 6 mesi.
5) Igiene orale… professionale
L’ultimo consiglio non poteva non riguardare l’igiene orale… di nuovo!
Ti consigliamo di prenotare un’igiene orale professionale presso il tuo dentista di fiducia una volta ogni sei mesi, a meno che non vi siano condizioni particolari che richiedono una maggiore frequenza.
Grazie a questo trattamento sarà possibile eliminare anche residui di placca o tartaro che sono sfuggiti alle tue attenzioni quotidiane, garantendo al tuo sorriso un benessere duraturo.
I trattamenti professionali per prevenire la parodontite includono:
- La pulizia professionale dei denti (detersione), che rimuove la placca e il tartaro dai denti e dalle gengive.
- La levigatura radicolare, che rimuove la placca e il tartaro dalla superficie radicolare dei denti.
- Il currettage, che consiste nella rimozione della tasca parodontale infiammata e del tessuto malato con uno strumento apposito.
- Terapie locali di antibiotici, per ridurre l’infiammazione e l’infezione del tessuto parodontale.
- Trattamenti di idratazione delle gengive, per aiutare a ripristinare la salute del tessuto gengivale.
- Chirurgia parodontale, in casi gravi e avanzati di parodontite.
- Consigli sull’igiene orale e una dieta equilibrata, per aiutare a mantenere la salute delle gengive e dei denti.
Chi è il dottor Paolo Francesco Orlando
La fonte dei consigli che ti abbiamo appena illustrato per prevenire la parodontite è il dottor Paolo Francesco Orlando, dentista esperto in Parodontologia e Implantologia Dentale.
Il Dott. Orlando, direttore Sanitario e fondatore degli Studi Dental Factor, crede nella predicibilità delle cure nell’importanza della loro garanzia. In quest’ottica ha sviluppato dei protocolli sanitari esclusivi con l’obiettivo di garantire ai propri pazienti un lavoro definitivo da eseguirsi una sola volta nella vita.
Il Dottor orlando è considerato uno dei migliori parodontologi di Firenze.
A chi rivolgersi per curare la parodontite
Se le gengive sanguinano, l’alito è pesante e i denti iniziano a muoversi, serve un parodontologo esperto. A Firenze la scelta di riferimento è Dental Factor, la clinica fondata dal Dott. Paolo Francesco Orlando, medico chirurgo specializzato in parodontologia e chirurgia odontostomatologica. Qui ogni caso viene affrontato con un approccio personalizzato: prima visita con sonda parodontale e TAC 3D, analisi del DNA batterico se necessario, quindi terapia causale, levigatura radicolare a ultrasuoni e, nei quadri più avanzati, interventi rigenerativi minimamente invasivi che ricostruiscono l’osso perso.
Il team multidisciplinare – igienisti, endodontisti, implantologi – lavora in sinergia per eliminare l’infezione, ristabilire la salute del parodonto e insegnare le tecniche corrette di igiene domiciliare. Tutto con tecnologie aggiornate, come laser diodo e microscopia operatoria, che riducono il dolore post-seduta e accelerano la guarigione.
Dental Factor riceve dal lunedì al venerdì (09:00-19:30) nelle sedi di Firenze, in Viale Giovanni Amendola 32/A e in Via Sbrilli 4. Per informazioni o per prenotare una visita è possibile chiamare lo 055 0622900 oppure scrivere a info@dentalfactor.it. Intervenire tempestivamente significa bloccare la parodontite prima che comprometta definitivamente gengive, osso e qualità di vita: il Dott. Orlando e il suo staff sono pronti ad accompagnarti verso un sorriso sano e stabile.
Dott. Paolo Francesco Orlando
Chirurgo implantologo e odontoiatra che vanta una grande esperienza anche nell’innesto di impianti con poco osso. Iscritto all'ordine dei medici di Firenze con iscrizione albo di n. 967 si occupa di implantologia dentale e ortodonzia.