Gengivite: cos’è, cause, sintomi e cura

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icona calendario 6 Aprile 2024     icona categoria Odontoiatria

La gengivite è una patologia del cavo orale caratterizzata da un’infiammazione dei tessuti gengivali, ovvero dei tessuti che si trovano alla base dei denti. 

Questa condizione non solo provoca rossore, gonfiore e dolore, soprattutto al contatto con alimenti troppo caldi o freddi, ma può anche anticipare disturbi più seri come la parodontite, una patologia che rischia di compromettere severamente la salute della bocca.

La causa principale della gengivite è l’accumulo di batteri tra le gengive e i denti, che forma una pellicola appiccicosa e trasparente conosciuta come placca batterica. Senza una corretta igiene orale quotidiana, i residui di cibo possono favorire ulteriormente lo sviluppo della placca, che successivamente si trasforma in tartaro, incrementando il rischio di infezioni e il deterioramento della salute dentale, fino a portare alla perdita dei denti.

Nel caso in cui non si provveda a eseguire una regolare e adeguata igiene quotidiana indispensabile per rimuoverla, la gengiva resta a contatto a lungo con gli acidi che vengono generati dai batteri. 

Se viene trascurata la gengivite può provocare la recessione gengivale e avere conseguenze, anche gravi, sulla salute della bocca e dei denti.

In questo articolo assieme al Dott. Paolo Francesco Orlando, dentista esperto con oltre 30 anni di esperienza. vediamo nel dettaglio cos’è la gengivite, quali le cause, i sintomi e le cure per risolvere il problema.

Se hai la gengivite e cerchi un dentista esperto per curarla puoi rivolgerti alle Cliniche Dental Factor a Firenze, Empoli e Ponsacco. per prenotare una visita con il Dott. Paolo Francesco Orlando, contatta Dental Factor al numero 055 26 98 788 o tramite email a info@dentalfactor.it.

Cos’è la gengivite

La gengivite è un processo infiammatorio che interessa i tessuti gengivali, fondamentali per il supporto dei denti. Questo disturbo orale, che inizialmente può manifestarsi senza sintomi evidenti, si caratterizza per l’infiammazione duratura delle gengive situata attorno alla base dei denti.

Sebbene nelle sue fasi iniziali possa sembrare di lieve entità, è essenziale non sottovalutarne l’importanza; senza un’adeguata attenzione e cura, la gengivite ha il potenziale di evolvere in paradontite. Quest’ultima è una condizione più grave che coinvolge non solo le gengive ma anche l’osso sottostante che sostiene i denti, e può culminare nella perdita dentale.

L’Associazione Dentale Americana (American Dental Association) evidenzia che la gengivite, insieme alla parodontite, costituisce una delle principali cause di perdita dei denti negli adulti. Questa realtà sottolinea l’importanza di riconoscere e trattare tempestivamente la gengivite, non solo per preservare la salute dentale ma anche per mantenere un generale benessere orale.

Attenzione all’igiene orale: causa della gengivite

La placca che non viene rimossa, inoltre, con il passare del tempo si calcifica e si trasforma in tartaro, che va a colpire la base dei denti.

La presenza del tartaro sui denti contribuisce a irritare in maniera sempre più grave le gengive.

La principale causa della gengivite è una igiene orale carente.

Per questo motivo raccomandiamo di lavare i denti tutti i giorni dopo ogni singolo pasto e di utilizzare il filo interdentale tutti i giorni, mentre una volta ogni sei mesi è consigliabile una visita di controllo da un dentista ed effettuare una pulizia dei denti professionale.

Cause

La causa principale della gengivite è l’accumulo di batteri nel cavo orale, che formano in un film sottile sui denti, inducendo la formazione di placca e, nel tempo, di tartaro. Questi elementi, se non rimossi, causano l’infiammazione delle gengive, portando a un progressivo distacco dei tessuti gengivali che espone le basi dei denti a ulteriori aggressioni batteriche.

Una cattiva igiene orale rappresenta la principale causa di questo processo, sottolineando l’importanza dell’uso quotidiano di spazzolino e filo interdentale per la rimozione di placca e prevenzione del tartaro. Tuttavia, oltre alla mancata o inadeguata igiene orale, esistono ulteriori fattori di rischio che possono contribuire all’insorgenza della gengivite:

  • Fumo: Il consumo di tabacco è un noto fattore di rischio per molte malattie orali, inclusa la gengivite, a causa della sua influenza negativa sulla salute gengivale.
  • Invecchiamento: L’avanzare dell’età può portare a una naturale diminuzione della capacità di difesa immunitaria delle gengive.
  • Farmaci: Alcuni medicinali possono influenzare la salute orale, alterando la produzione di saliva o causando un aumento della crescita della placca.
  • Diabete: Questa condizione metabolica influisce sulla capacità del corpo di utilizzare lo zucchero nel sangue, aumentando il rischio di infezioni, inclusa la gengivite.
  • Infezioni del cavo orale: Le infezioni possono aggravare lo stato di salute delle gengive e favorire l’infiammazione.
  • Malattie immunitarie: Le condizioni che compromettono il sistema immunitario possono rendere le gengive più suscettibili alle infezioni.
  • Protesi dentarie: Se non adeguatamente adattate o pulite, possono diventare un serbatoio di batteri.
  • Squilibri ormonali: Cambiamenti ormonali, ad esempio durante la gravidanza o la pubertà, possono rendere le gengive più sensibili e suscettibili all’infiammazione.

Le cause della placca batterica

Ci sono diversi fattori che agevolano la comparsa e il formarsi della placca batterica, a cominciare dalle malposizioni dei denti, che complicano lo spazzolamento. Inoltre, nel novero delle condizioni che incidono sullo stato di salute delle gengive ci sono: 

  • le infezioni del cavo orale;
  • l’uso di protesi dentarie;
  • il diabete;
  • il fumo;
  • le patologie immunitarie;
  • un uso del filo interdentale non appropriato;
  • uno spazzolamento dei denti eccessivamente aggressivo;

I sintomi della gengivite

La gengivite, nelle sue fasi iniziali, può manifestarsi attraverso una serie di sintomi specifici che, se identificati tempestivamente, possono facilitare una diagnosi precoce e un intervento efficace. Tra i segnali più comuni da monitorare attentamente, troviamo:

  • Gengive gonfie e arrossate: Il primo indicatore di gengivite è spesso un’infiammazione delle gengive, che si presentano gonfie, di colore più intenso e dolenti al tatto.
  • Sanguinamento gengivale: Uno dei sintomi più evidenti è il sanguinamento delle gengive durante la routine di igiene orale quotidiana, come lo spazzolamento o l’uso del filo interdentale. Anche senza stimoli, le gengive possono mostrare segni di sanguinamento.
  • Sensibilità dentale: La retrazione delle gengive espone la radice del dente, aumentando la sensibilità al caldo, al freddo e alla pressione.
  • Alitosi persistente: L’alito cattivo o un sapore sgradevole persistente in bocca può essere segno di gengivite, dato l’accumulo di batteri e tessuti infiammati.
  • Distacco del solco gengivale: Le gengive possono distaccarsi dai denti, creando un solco più profondo. Questo spazio aggiuntivo può ospitare ulteriori batteri, aggravando il problema.
  • Dolore gengivale: Oltre al rossore e al gonfiore, le gengive possono risultare doloranti, soprattutto al contatto o durante la masticazione di cibi duri.

Tutti questi sintomi sono un campanello d’allarme che ci dovrebbe spingere a fare una visita di controllo dal proprio dentista di fiducia.

Un diffuso rossore e gonfiore delle gengive rappresenta il principale sintomo che lascia intuire uno stato di salute non ottimale delle gengive stesse. 

Inoltre, in caso di gengivite si assiste a sanguinamento gengivale, sia spazzolando i denti che passando il filo interdentale. 

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La lista dei sintomi della gengivite comprende anche la sensibilità al freddo e al caldo, un cattivo sapore in bocca, il distacco del solco gengivale e una forte alitosi. 

Accade, infatti, che il tartaro riesca a penetrare al di sotto della gengiva, dando vita a tasche nelle quali la placca si accumula sempre di più, fino a che la gengiva non si ritira; così, la radice del dente rimane scoperta e diventa molto sensibile, a causa del fenomeno noto con il nome di recessione delle gengive. 

È di fondamentale importanza intervenire con una visita odontoiatrica nel più breve tempo possibile, per evitare che la distruzione della gengiva, ma anche dell’osso di sostegno, inizino a far dondolare il dente o addirittura a causare la sua caduta.

In caso di sintomi contattaci per prenotare la tua visita.

Come si cura la gengivite

Se si interviene quando la gengivite è ancora in una fase iniziale, il problema può essere risolto con relativa facilità,  è sufficiente prestare la massima attenzione alla propria igiene orale. 

Lavare i denti nel modo corretto e tenerli puliti in modo che l’organismo riesca a sconfiggere autonomamente l’infezione è la cura migliore per la gengivite.

Che si parli di carie o di disturbi gengivali, i più importanti strumenti da usare per la prevenzione dentale sono il dentifricio e lo spazzolino. 

Certo, è indispensabile non solo utilizzarli, ma anche farlo nel modo più appropriato: infatti, se la tecnica di spazzolamento che viene adottata non è corretta, risulta complicato eliminare i vari residui di cibo. 

Ecco perché per una migliore igiene orale conviene sempre adoperare sia il filo che lo scovolino interdentali, che permettono di eliminare la placca batterica dai punti in cui le setole dello spazzolino non riescono ad arrivare. 

Per curare la gengivite si può fare affidamento anche su un collutorio specifico, che deve essere prescritto dal dentista, a base di clorexidina.

Si tratta di una sostanza che ha proprietà antimicrobiche e che, di conseguenza, ha la capacità di rallentare o addirittura evitare la proliferazione dei batteri da cui dipende la comparsa della placca. Esistono anche delle paste gengivali che contribuiscono ad attenuare le infiammazioni locali. 

Che cosa succede se la gengivite non viene curata

Nel caso in cui non venga trattata in modo appropriato, la gengivite può dare vita alla cosiddetta piorrea, vale a dire la malattia parodontale: si tratta di una condizione che è in grado di compromettere in misura significativa le condizioni di salute del cavo orale, fino a determinare la caduta dei denti. 

Per questo motivo è fondamentale non sottovalutare i sintomi della gengivite; inoltre, durante la visita dal dentista è opportuno prestare la massima attenzione alle indicazioni che vengono fornite dallo specialista, così che si possa essere certi di riportare le gengive al loro stato di salute ideale. 

L’igiene orale

Le varie attività di igiene orale rappresentano una vera e propria abitudine che non è istintiva, ma che deve essere appresa e interiorizzata in virtù delle istruzioni fornite dal proprio dentista di fiducia. 

In linea di massima è opportuno che i denti siano spazzolati tre volte al giorno, dopo i pasti, per non meno di due minuti ogni volta. 

I disturbi gengivali e la placca

La gengivite e in ogni caso i disturbi gengivali, in sintesi, sono infiammazioni che in un primo momento interessano le zone delle gengive più in superficie ma, se non curate, giungono fino all’osso che sostiene e circonda i denti, fino a causare la loro caduta. 

La placca dentale contiene batteri, ed è una sostanza incolore e adesiva che si deposita sui denti a causa di stili di vita non appropriati, come per esempio la mancata igiene orale o una dieta con un alto contenuto di zuccheri. La bocca può essere tenuta pulita con il filo interdentale, con lo scovolino e con lo spazzolino, che consentono di eliminare l’eccesso di placca; così si può evitare che essa si indurisca e diventi tartaro. 

Come prevenire la gengivite

La prevenzione della gengivite si basa su una serie di pratiche quotidiane e periodiche volte a mantenere una buona salute orale e a ridurre significativamente il rischio di sviluppare questa infiammazione gengivale. Seguire un regime di igiene orale rigoroso e adottare uno stile di vita sano sono i pilastri su cui costruire una solida difesa contro la gengivite.

Igiene Orale Quotidiana

  • Spazzolamento e flossing: La routine di igiene orale dovrebbe includere lo spazzolamento dei denti almeno due volte al giorno, utilizzando una tecnica accurata che copra tutte le superfici dei denti. Il filo interdentale è essenziale per rimuovere i residui di cibo e la placca dalle zone tra i denti, dove lo spazzolino potrebbe non arrivare efficacemente.
  • Pulizia della lingua: La lingua può ospitare batteri che contribuiscono alla formazione della placca. Pertanto, pulirla regolarmente con uno spazzolino o un raschietto linguale aiuta a mantenere l’alito fresco e riduce il rischio di gengivite.
  • Scovolini interdentali: Per chi presenta spazi più ampi tra i denti, l’uso di scovolini interdentali può essere un’efficace alternativa o complemento al filo interdentale per rimuovere i residui di cibo e la placca.

Visite dentistiche regolari

  • Igiene dentale professionale: Una pulizia professionale dal dentista o dall’igienista dentale ogni 6-12 mesi è cruciale per eliminare il tartaro che si può formare anche con la più scrupolosa igiene orale domiciliare.

Stile di vita sano

  • Evitare il fumo: Il fumo è uno dei principali fattori di rischio per la gengivite. Smettere di fumare contribuisce notevolmente a migliorare la salute orale e generale.
  • Limitare il consumo di alcolici: L’alcool può disidratare la bocca e alterare l’equilibrio della flora batterica, aumentando il rischio di gengivite.

Prodotti specifici

  • Collutori antisettici: L’utilizzo di un collutorio antisettico può aiutare a ridurre la presenza di batteri nocivi nella bocca. Tuttavia, è importante non abusarne e seguire le indicazioni del proprio dentista per un utilizzo corretto e personalizzato.

Adottando queste pratiche di prevenzione, è possibile non solo ridurre significativamente il rischio di sviluppare la gengivite ma anche promuovere una salute orale ottimale.

A chi rivolgersi per curare la gengivite

Se hai sintomi di gengivite e sei alla ricerca di un trattamento efficace e professionale, Dental Factor offre soluzioni all’avanguardia per il trattamento di questa patologia orale. Guidati dall’esperienza del Dott. Paolo Francesco Orlando, gli studi dentistici di Dental Factor, situati a Firenze, Empoli e Ponsacco, rappresentano un punto di riferimento nel trattamento delle malattie gengivali, inclusa la gengivite.

l Dott. Orlando, supportato da un team di specialisti nel campo odontoiatrico, utilizza tecniche avanzate e attrezzature di ultima generazione per diagnosticare e curare efficacemente la gengivite. L’approccio personalizzato adottato da Dental Factor assicura che ogni paziente riceva cure su misura, mirate non solo a trattare l’infiammazione gengivale ma anche a prevenirne la ricomparsa, attraverso un piano di igiene orale individuale e controlli periodici.

Se la gengivite degenera in parodontite è opportuno rivolgersi a un  dentista specializzato in parodontologia.

Lo studio dentistico Dental Factor è specializzato nella cura della gengivite e della parodontite grazie alla specializzazione del dottor Paolo Francesco orlando, uno dei migliori parodontologi di Firenze.

Contattaci per una visita gratuita e senza impegno.

Per ulteriori informazioni sui trattamenti per la gengivite o per prenotare un appuntamento con il Dott. Paolo Francesco Orlando, puoi contattare Dental Factor al numero  055 26 98 788 o inviarci una mail a info@dentalfactor.it. Siamo operativi dal lunedì al venerdi dalle ore 9:00 alle ore 19:30

 

dentista Paolo Francesco Orlando

Dott. Paolo Francesco Orlando

Chirurgo implantologo e odontoiatra che vanta una grande esperienza anche nell’innesto di impianti con poco osso. Iscritto all'ordine dei medici di Firenze con iscrizione albo di n. 967 si occupa di implantologia dentale e ortodonzia.

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