Implantologia mini invasiva: cos’è e che problemi risolve

implantologia mini invasiva
icona calendario 10 Giugno 2022     icona categoria Implantologia

L’implantologia mini invasiva, chiamata anche transmucosa o flapless permette l’inserimento di impianti dentali e il ripristino delle arcate con il trattamento delle condizioni patologiche senza incidere la gengiva e con il minor trauma chirurgico possibile per i pazienti.

Molti pazienti che vengono presso gli studi Dental Factor richiedono un intervento di implantologia minimamente invasiva per mettere uno o più impianti.

In questo articolo vediamo nel dettaglio cosa si intende per implantologia mini invasiva e quanto è possibile ricorrere a questa tipologia di intervento per risolvere problemi di edentulia parziale o totale.

Che cos’è l’implantologia minimamente invasiva?

L’implantologia minimamente invasiva è una branca della micro chirurgia odontoiatrica che prevede l’inserimento di impianti dentali con un intervento non invasivo, senza incidere i lembi del tessuto gengivale e senza dover applicare punti di sutura.

Non essendo prevista l’apertura di un lembo gengivale l’implantologia transmucosa viene effettuata senza bisturi.

Questa tecnica è stata inventata da un odontoiatra svizzero agli inizi degli anni 50 ma iniziò a prendere campo con successo negli anni 60.

Tra i precursori di questa tecnica troviamo importanti implantologi italiani come Muratori, Pasqualini, Tramonte, Pierazzini, ed altri ancora.

Questo tipo di intervento è nato per la sostituzione dei denti posteriori, molari e premolari, ma grazie alla tecnologia ad oggi è possibile utilizzarla anche per la sostituzione dei denti anteriori.

La parola all’esperto

L’odontoiatra e chirurgo orale Paolo Francesco Orlando parla delle tecniche di implantologia minimamente invasiva e fa il punto sui progressi dell’innovazione nel campo dell’implantologia orale.

Vantaggi della chirurgia mininvasiva

I maggiori benefici delle tecniche di chirurgia orale minimamente invasive sono un minor trauma per il paziente, meno dolore, una fase di recupero post-chirurgica molto più breve e un minor utilizzo di farmaci (come ad esempio antidolorifici).

Inoltre un intervento chirurgico meno invasivo riduce il rischio di contrarre possibili infezioni che potrebbero compromettere il buon esito dell’intervento.

Ricordiamo che per sottoporsi a un intervento di implantologia dentale è necessario rivolgersi a personale specializzato e a una struttura che rispetti tutti i protocolli sanitari emessi dal ministero della salute.

Per evitare delle infezioni il chirurgo o il dentista potrebbero prescrivere una terapia antibiotica da seguire per i giorni successivi all’intervento.

Un grande vantaggio degli interventi di implantologia mini invasiva è una importante riduzione del dolore sia durante l’operazione che nella fase post operatoria.

Questa tipologia di interventi ha una grado di precisione e predicibilità più elevato di altri tanto che l’affidabilità del successo di inserimento di un impianto dentale con questa tecnica è superiore al 90 – 95%.

Essendo un intervento poco invasivo è adatto anche a tutte quelle persone che hanno paura del dentista (odontofobia).

Quanto dura un impianto messo con tecnica tranmucosa

L’impianto dentale per raggiungere il successo clinico ha bisogno di raggiungere l’osteointegrazione, ovvero un processo metabolico dell’organismo che lega l’impianto alle ossa dell’arcata.

Questo processo ha una durata di circa 3 mesi a livello della mandibola e circa 4 -5 mesi a livello del mascellare superiore.

Una volta terminato il processo di osteointegrazione l’impianto può supportare l’inserimento delle protesi e il restauro protesico.

La durata in un impianto osteointegrato con tecnica mini invasiva oscilla tra i 20 e i 25 anni, esattamente come la durata degli impianti dentali messi con altre tipologie di tecniche.

È importante sapere che la durata di un impianto osteointegrato è legata alla manutenzione dell’impianto stesso, per questo motivo è importante effettuare i controlli periodici dal proprio dentista di fiducia.

Perché ricorrere all’implantologia mini invasiva

L’obiettivo di un buon odontoiatra è quello di risolvere al meglio i bisogno clinici di un paziente ricorrendo alle tecniche che, oltre a dare il miglior risultato, comportino il minor disagio possibile per la persona che si deve sottoporre all’intervento.

I bisogni clinici dei pazienti possono essere: il bisogno di uno o più impianti dentali a causa della perdita di uno o più denti, fino ad arrivare alla necessità di ripristinare un’intera arcata dentale.

Tutto questo è possibile grazie agli impianti dentali i quali consentono di ripristinare le funzionalità masticatorie, estetiche e fonetiche dalla bocca.

Ricordiamo che un impianto dentale è una vite in titanio che sostituisce la radice naturale del dente e che viene inserita nell’osso così da poter sostenere il dente artificiale o l’intera protesi fissa di un’arcata dentale.

I motivi più importanti per ricorrere a questa tecnica sono la velocità con cui si può eseguire l’intervento, il minor disagio per i pazienti e il recupero post operatorio molto più breve.

Grazie alla poca invasività dell’intervento anche i pazienti che soffrono di odontofobia (paura del dentista) possono affrontare l’intervento con maggior serenità sapendo che gli effetti saranno indolore o poco dolorosi.

Implantologia mini-invasiva: si può fare sempre?

Si può sempre utilizzare questa tecnica per avere un sorriso esteticamente perfetto?

Molti pazienti in studio ci chiedono se possono essere operati con la tecnica flapless e se questa tecnica si può sempre utilizzare.

Si può ricorrere sempre a un intervento di implantologia minimamente invasiva a patto che ci sia sufficiente quantità di tessuto per poterla eseguire.

L’implantologia mini invasiva consente di avere una dentatura perfetta con il minimo disagio ma è una tecnica completamente al buio per l’operatore che la deve effettuare.

Con questa tecnica il dentista non vede fisicamente l’osso e in che punto preciso viene ancorato l’impianto ma deve valutare tutto su una radiografia pre operatoria.

Quando non si può ricorrere all’implantologia mini invasiva?

Non si può effettuare un intervento di implantologia transmucosa quando c’è scarsa quantità di osso.

Ovviamente sarà il dentista implantologo, dopo aver eseguito una diagnosi pre operatoria, a decidere se utilizzare la tecnica minimamente invasiva una volta appurato che ci siano le condizioni mediche necessarie.

Implantologia mini invasiva a Firenze

Hai bisogno di sottoporti a un intervento per mettere un impianto dentale con la tecnica transmucosa?

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dentista Paolo Francesco Orlando

Dott. Paolo Francesco Orlando

Chirurgo implantologo e odontoiatra che vanta una grande esperienza anche nell’innesto di impianti con poco osso. Iscritto all'ordine dei medici di Firenze con iscrizione albo di n. 967 si occupa di implantologia dentale e ortodonzia.

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